Tutti pazzi per Bruno Fernandes: quando il Novara lo acquistò per 40mila euro

09.03.2021 13:30 di  Nicolò Schira   vedi letture
© foto di Daniele Buffa/Image Sport
Tutti pazzi per Bruno Fernandes: quando il Novara lo acquistò per 40mila euro

Oggi è il miglior calciatore della Premier League per rendimento e impatto decisivo (gol e assist). Bruno Fernandes è una delle stelle più luminose del calcio internazionale. Centrocampista offensivo che segna come un bomber. Giocatore da 20 gol a stagione e doppia cifra di passaggi vincenti. Un campione che dopo essere diventato il leader tecnico del Manchester United è pronto a prendere per mano anche la nazionale portoghese al prossimo Europeo. Bruno è cresciuto in Italia, dove ha mosso i primi passi mettendosi in luce appena 18enne come il miglior giovane della Serie B 2012/13. Merito del coraggio di Alfredo Aglietti che lo lanciò titolare al momento del suo insediamento sulla panchina azzurra. Dalla zona Playout alle semifinali Playoff, il passo fu breve grazie alle giocate di Fernandes. In questi giorni è scattata la stucchevole corsa ad affibiarsi la paternità della scoperta del gioiello lusitano. In tanti rilasciano interviste per sottolinearne i meriti. Eppure vi possiamo raccontare - senza timore di smentita alcuna - come sono andate realmente le cose. Il vero e principale artefice del suo arrivo a Novara per soli 40mila euro dal Boavista fu l'allora giovane capo-scout della società piemontese, ovvero Javier Ribalta (oggi direttore sportivo dello Zenit dopo aver lavorato per Juventus e Manchester United come dirigente e responsabile degli osservatori). Il talent-scout spagnolo fu il primo a intravedere le potenzialità di Bruno e architettò l'operazione, sfruttando i canali privilegiati con l'agente Miguel Pinho. Un feeling necessario per convincere il ragazzo, allora neppure maggiorenne, a scegliere Novara e la Serie B italiana. A raccontarmelo ai tempi lo stesso Bruno Fernandes, che ebbi il privilegio di intervistare come primo giornalista italiano su una testata nazionale (all'epoca ero direttore di TuttoB). Era un giovedi pomeriggio e Bruno era reduce dal suo primo gol casalingo nei professionisti nel 3-2 novarese contro il Sassuolo. Ne ha fatta di strada da quel giorno quel ragazzino timido, ma educatissimo e dalla classe cristallina: oggi vale più di 100 milioni ed è una stella mondiale. Otto anni e mezzo fa però il primo a scovarlo e a credere in lui fu Rico Ribalta. L'unico - insieme al suo storico agente Miguel Pinho (Bruno negli anni ha respinto le avance di Jorge Mendes e tantissimi agenti italiani per non tradirlo...) - a credere ciecamente in quel ragazzino magrolino e dai capelli lunghi, che col pallone tra i piedi sapeva fare magie. 

© 2025 Nicolò Schira

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