Dante e il calcio: quando Mazzola citò il Sommo Poeta dopo un derby...

25.03.2021 14:55 di  Redazione NS   vedi letture
© foto di Lorenzo Marucci
Dante e il calcio: quando Mazzola citò il Sommo Poeta dopo un derby...

Oggi, 25 marzo 2021, ricorre il "Dantedì", la giornata in cui viene ricordato Dante Alighieri: una data scelta perchè viene universalmente riconosciuta come l'inizio del viaggio della Divina Commedia, e che quest'anno ha una valenza maggiore, visto che il 14 settembre ricorreranno i 700 anni dalla morte del Sommo Poeta (una ricorrenza celebrata anche dal Giro d'Italia). Dante ha permeato la cultura italiana in molti modi: espressioni, valutazioni , giudizi taglienti ecc ecc. Quello che non tutti sanno è che Dante, nei molti anni seguenti alla sua morte, è stato citato anche... su un campo da calcio (e non solo per Dante, ex difensore di Nizza e Bayern).

Merito di Sandro Mazzola, che al termine dell'ultimo match della sua lunghissima e gloriosa carriera citò proprio il Sommo Poeta toscano. Siamo nel 1977, più precisamente il 3 luglio, data che concludeva la lunghissima stagione dell'epoca con un'importante finale di Coppa Italia tra il Milan e l'Inter: i rossoneri avevano rischiato la retrocessione, l'Inter aveva chiuso il campionato al 4° posto, e dunque il trofeo era importantissimo per entrambe, anche perchè valeva un posto in Coppa UEFA. Vincerà 2-0 il Milan con le reti di Maldera e Braglia, non senza polemiche per l'arbitraggio del direttore di gara Gussoni.

E, in una frase diventata storica, ma andata persa per un errore nella registrazione delle videocassette del match da parte della Rai, Sandro Mazzola citerà proprio Dante Alighieri in quello che sarà il suo ultimo match in nerazzurro e il suo ultimo match da calciatore, per poi intraprendere la carriera da dirigente durata fino ai primi anni Duemila. All'uscita dal campo, annunciando il suo ritiro, Mazzola si rivolse alla stampa citando il Sommo Poeta e la storica frase di Virgilio a Caronte: "Vuolsi così colà dove si puote ciò che si vuole, e più non dimandare". In molti pensarono che fosse una critica a Chiappella, tecnico di allora accusato di non aver schierato la formazione, o alla società che aveva "spinto" Mazzola al ritiro.

Invece, dai report degli anni seguenti, si scopre come quelle dichiarazioni fossero in realtà allusive rispetto alla direzione di gara dell'arbitro Gussoni, che si allenava spesso a Milanello e veniva ritenuto dai giocatori interisti un tifoso rossonero: "Vuolsi così cola dove si puote ciò che si vuole, e più non dimandare" alludeva dunque a una "spinta" dall'alto verso la qualificazione in Coppa UEFA del Milan attraverso la vittoria della Coppa Italia. E così percepì quella frase anche la FIGC, che aprì un'inchiesta e multò di 700mila lire (a settembre) l'ormai dirigente Mazzola per "aver reso dichiarazioni idonee a creare sospetti sull'imparzialità ed obiettività dell'organizzazione federale e arbitrale". 

Dante si affacciò nel mondo del calcio, dunque, e creò anche un piccolo caso diplomatico. Nel Dantedì, ricordiamo questo curioso episodio. 

© 2025 Nicolò Schira

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