Correa come Pazzini: esordio con doppietta, e l'Inter vince 3-1

Probabilmente Joaquin Correa avrebbe firmato col sangue per un debutto così, e quando ci si crede, le cose accadono. Il Tucu aveva sfiorato l'Inter in tre occasioni. Nel 2012 svolse un provino di due settimane, per poi essere scartato perchè l'Estudiantes chiedeva 2mln e la cifra veniva ritenuta eccessiva. Quattro anni dopo, l'Inter lo voleva acquistare, ma la Samp lo cedette al Siviglia: lo stesso Siviglia che poi lo offrì nel famoso scambio con Brozovic che venne bloccato da Luciano Spalletti, trasformando poi il croato nel regista che tutti conosciamo. E ora, quel sogno è diventato realtà: Inzaghi ha voluto fortemente Correa, non ha chiesto nessun altro in attacco e l'Inter l'ha accontentato ingaggiandolo in prestito oneroso (5mln) con obbligo di riscatto a 25mln. Un trasferimento voluto, inseguito e realizzato, col primo allenamento ieri mattina e la convocazione per il Verona.

Il match del Tucu è iniziato sull'1-1. Dopo un buon avvio, al 14' un erroraccio di Handanovic aveva mandato in porta Ilic: il Verona aveva approfittato del dejà-vu per prendere coraggio e dare vita a un primo tempo perfetto, fatto di marcature a uomo e ritmo altissimo. Il gol di Lautaro (46') aveva riaperto la sfida, che sembrava però bloccata. Ed ecco la mossa di Inzaghi: fuori Lautaro, non al 100% e ammonito, dentro il suo Tucu. Che al sesto pallone toccato ha segnato, sull'assist di Darmian, con uno stupendo colpo di testa: in gol all'83', e ancora in gol dieci minuti più tardi con una perfetta e imprendibile rasoiata. Doppietta al debutto, come capitò a Pazzini nel 2011: sono stati due gli argentini a debuttare nell'Inter con gol, lui e Samuel. 

E ora il Tucu Correa, che ha scelto la 19 di Cambiasso, spera che la sua avventura all'Inter prosegua così, con una marcia trionfale e tanti gol. Per far ricredere gli scettici e dare vita alla coppia tutta tango e fantasia con l'amico e fratello acquisito Lautaro. E per rendere grande l'Inter...