Raspadori e l’Inter una questione di cuore. E quella profezia di Matri...

07.04.2021 09:00 di  Nicolò Schira   vedi letture
Raspadori e l’Inter una questione di cuore. E quella profezia di Matri...

C'è Giacomo Raspadori tra l'Inter e l'ipoteca sul suo diciannovesimo scudetto. Il primo capitano di una squadra di Serie A nato nel 2000 non vuole smettere di brillare. In una settimana ha trascinato l'Under 21 ai quarti di finale dell'Europeo e castigato la Roma con una zampata da bomber di razza. Mica male per un ragazzo semplice e con la testa sulle spalle. Il classico amico della porta accanto, lontano dal cliché del calciatore glamour e patinato. Jack studia scienze motorie e si è diplomato al liceo scientifico nella scorsa estate con un bel 79. Insomma, Raspa-gol ci sa fare anche sui libri e non solo col pallone tra i piedi. Il suo idolo è Sergio Agüero anche se adesso studia con attenzione pure Lautaro Martinez, suo avversario oggi a San Siro. Quella contro l'Inter sarà una sfida speciale per Raspadori che da bambino si definiva "Malato di Inter e pazzo di Eto'o". In campo però non ci sarà spazio per i sentimenti e tantomeno per i ricordi. Un altro gol lo lancerebbe definitivamente in orbita. Il futuro del calcio italiano può essere questo ragazzo, che ha fatto tutta la trafila nel settore giovanile del Sassuolo. Con quella fascia da capitano, già indossata ai tempi degli Esordienti, a simboleggiarne la scalata. Un destino da predestinato come vaticinò 10 mesi fa il suo mentore Alessandro Matri in diretta con il sottoscritto e gli Autogol: "Segnatevi questo nome: Raspadori. È davvero forte e diventerà un grande attaccante". La profezia di Matri (suo tutor nel primo anno tra i grandi in neroverde) si sta avverando. L'Inter è avvisata. Raspadori non vuole fare sconti neppure alla sua squadra del cuore.

© 2025 Nicolò Schira

Altre notizie - Primo Piano
Altre notizie